EICMA 2023: tra futuro e nostalgia – Il richiamo delle moto classiche


La scorsa settimana ho avuto il piacere di immergermi nel mondo scintillante delle due ruote all’EICMA, una vera festa per gli occhi e il cuore per noi appassionati di moto. Ah, l’EICMA! Dove il futuro delle due ruote si scontra con la nostalgia del passato, e dove ogni incontro è un ritorno a casa.
Camminando tra gli stand, ho incontrato vecchi amici, quei tipi di amici con cui puoi riprendere il discorso dopo anni come se l’avessi lasciato ieri. È incredibile come la passione per le moto ci unisca e ci faccia sentire sempre parte di una famiglia, non importa quanto tempo passi.

Le moto? Ah, le moto! Erano lì, splendenti e sfavillanti con la loro modernità tecnologica, alcune addirittura elettriche, un assaggio seducente di ciò che ci riserva il futuro. E sì, ammetto, queste bellezze moderne mi hanno colpito; la loro eleganza, la potenza silenziosa, la promessa di un’esperienza di guida completamente nuova.

Tra queste meraviglie, alcune hanno colpito particolarmente il mio cuore. La Yamaha XSR 900 GP, per esempio, con quel suo richiamo alla leggendaria YZR500 del motomondiale, una vera botta di nostalgia in chiave moderna ma con un fascino retro inconfondibile. Poi, la Triumph Thruxton Final Edition, ultima edizione di un modello che sin dalla sua presentazione mi ha sempre affascinato. Una supersportiva travestita da classica, potente e seducente. E non posso dimenticare la Kawasaki Z900 RS/SE, un mix perfetto di eleganza, potenza e stile classico per questa 4 cilindri giapponese. Infine, il Fantic Caballero 500 Scrambler, una moto che rievoca ricordi della mia adolescenza, moderna ma con una linea che sa di classico e una personalità unica, facile e piacevole da guidare.

Ma, cari lettori, c’è qualcosa nelle mie vecchie motociclette che continua a chiamarmi. Le mie compagne improbabili di viaggio, con i loro carburatori anziché iniettori, con quegli scoppi in rilascio che parlano di un’epoca diversa. C’è qualcosa in quelle moto che trasforma ogni viaggio in un’avventura, un racconto da narrare. Non è solo il trasporto, è l’emozione; non è solo la destinazione, ma il viaggio.
Capisco che le moto moderne ci offrono comodità e prestazioni, ma le mie vecchie signore, con tutti i loro capricci e la loro imperfezione, hanno un’anima che non si può ignorare. È come ascoltare un vecchio disco in vinile rispetto a uno streaming digitale; entrambi hanno il loro posto, ma l’analogico ha un calore e un carattere che il digitale non può eguagliare.
Dunque, mentre saluto con entusiasmo l’arrivo di nuove tecnologie e innovazioni nel mondo delle due ruote, il mio cuore batte ancora forte per quelle vecchie signore dal fascino senza tempo. Perché, alla fine, è il viaggio che conta, e ogni viaggio ha bisogno di una compagna con una storia da raccontare.
E voi, amici miei, quali sono le moto che vi hanno fatto battere il cuore all’EICMA? Quali sono le vostre compagne di viaggio preferite, moderne o d’epoca? Condividete le vostre esperienze e pensieri sul futuro delle moto nei commenti qui sotto. Creiamo insieme una comunità dove ogni passione trova casa.
